Lo sbiancamento dentale è un trattamento odontoiatrico estetico volto a ripristinare il colore naturale dei denti alterato da diversi fattori.
Lo sbiancamento dei denti professionale viene praticato da dentisti e igienisti specializzati che si avvalgono di strumentazione adeguata e prodotti appositi a base di perossido di idrogeno, per rimuovere i pigmenti sedimentati all’interno dello smalto dentale e della dentina e responsabili della colorazione alterata della dentatura.
L’alterazione del colore dei denti è legata soprattutto alle abitudini personali e allo stile
di vita.
Con il trascorrere del tempo, infatti, i denti assorbono pigmenti di colore da varie fonti:
• cibo;
• bevande;
• collutori;
• farmaci;
• fumo.
I pigmenti di colore sedimentano nei tessuti duri dentali (smalto e dentina) e alterano la
naturale colorazione dei denti, causandone il progressivo ingiallimento e/o inscurimento.
Il trattamento può essere effettuato solo su pazienti di età superiore ai 18 anni, in assenza di carie, sensibilità dentale e altre patologie del cavo orale e richiede una corretta diagnosi di eventuali problemi connessi alle decolorazioni o alle macchie dentali.
Per esempio, lo sbiancamento potrebbe rendere ancora più evidenti le calcificazioni presenti nella struttura dei denti.
Prima di procedere a sbiancare i denti gialli, il medico dentista o l’igienista dentale deve accertarsi della perfetta salute della bocca.
Nel caso in cui il cavo orale risultasse afflitto da uno o più problemi odontoiatrici, sarà necessario valutare il trattamento e la cura delle problematiche dentali pregresse.
I trattamenti per sbiancare i denti non hanno effetto su dentature che presentano macchie di fumo e caffè o in cui è presente un accumulo di placca e tartaro.
Prima del trattamento sbiancante, è opportuno che il paziente si sottoponga a una seduta di igiene orale, comprensiva di ablazione del tartaro.
Lo sbiancamento dentale agisce solo sui denti naturali, ma non ha alcuna efficacia su protesi, otturazioni o altro materiale da restauro dentale presente nel cavo orale.
Per non rendere vano il trattamento di sbiancamento e ottenere i risultati sperati, nelle 72 ore successive alla cura odontoiatrica effettuata nello studio dentistico, il paziente deve seguire una serie di accorgimenti:
• prestare una particolare attenzione all’igiene orale domestica;
• dopo i pasti, attendere 30 minuti, prima di procedere con la pulizia dei denti;
• adottare una dieta bianca, cioè evitare alimenti e bevande colorate (es. caffè, tè,
sugo di pomodoro, pesto al basilico, curry, ecc.);
• evitare il fumo.
La durata del colore dei denti raggiunto dopo lo sbiancamento dipende pressoché esclusivamente dalle abitudini personali del paziente.
In generale, i tabagisti e i consumatori abitudinari di bevande con coloranti saranno soggetti a un ingiallimento più repentino.
Il trattamento di sbiancamento dei denti non ha effetti permanenti e, in media, seguendo gli opportuni accorgimenti, il tono di colore rimane invariato per un anno.
A ogni modo, il tono di bianco non tornerà più al colore pre-sbiancamento.
Eseguito il trattamento in studio il modo migliore per mantenere gli effetti dello sbiancamento dentale è quello di seguire un programma di mantenimento combinato, a casa e/o presso il centro odontoiatrico, da concordarsi con il dentista o l’igienista.
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